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Piante da appartamento

Svago

LE PIANTE DA APPARTAMENTO

Nel mondo delle piante d’appartamento  ci sono alcune specie meno conosciute ma molto diffuse che hanno fatto innamorare di tutti gli appassionati di interior design. Le piante, una volta entrati in casa, diventano dei veri e propri complementi d’arredo e non solo depurano l’aria, ma anche fanno un bell’effetto visivo a chi abita in casa. Elemento fondamentale che permette la vita delle piante, la luce, a volte puo' diventare un fattore negativo. Posizionando le piante vicino a vetrate esposte al sole si causa senza volere un danno, infatti il vetro crea un "effetto lente" ai raggi solari, che in tal modo ustionano le foglie. Si puo' verificare spesso una mancata fioritura della pianta perche' non ha ricevuto abbastanza luce, stessa cosa per quelle piante che necessitano di molta luce per crescere, che sono messe in zone poco illuminate della casa solo perche' esteticamente si adattano in quella posizione.
Temperatura: Le piante da interno sono generalmente di origine tropicale, pertanto necessitano di temperature elevate e costanti, con un buon livello di umidita'. Errori che andrebbero evitati sono il posizionare le piante vicino a fonti di calore (termosifoni, caminetti, stufe, ecc.), che rendono l'aria troppo secca, mettere le piante in posizioni soggette a corrente (vicino a porte d'ingresso o a finestre).
Acqua: Come regola generale le annaffiature devono essere regolari e non eccessive, per non creare situazioni di ristagno idrico o di eccessiva secchezza del terreno. E' importante utilizzare anche acque povere in calcare e in cloro per non creare eccessi di sale nel terreno che farebbero morire le radici.
Elementi nutritivi: Le piante richiedono tutti gli elementi nutritivi, che sono generalmente apportati con i concimi. Se le concimazioni non sono regolari, o non adeguate al tipo di pianta, si hanno delle alterazioni della pianta: come la mancata formazione di fiori e di frutti, rami con poche foglie, che imbruttiscono l'aspetto estetico della pianta, privandola cosi della funzione ornamentale. Quando la pianta manifesta i primi sintomi di sofferenza (alcune foglie ingiallite, fiori che cadono velocemente), e' indicato somministrare loro dei ricostituenti, che hanno la proprieta' di contenere "elementi utili" pronti all'uso. Gli attivatori nutrizionali, se sono somministrati alle piante in normali condizioni vitali, hanno la proprieta' di favorirne ed esaltarne lo sviluppo vegetativo, floreale e di fruttificazione. Questi "attivatori nutrizionali" sono a base di aminoacidi, vitamine, estratti vegetali e carboidrati che, in pratica, forniscono energia e sostanze utili per un pronto recupero determinando in tempi rapidi la formazione di nuovi tessuti vegetali, una fotosintesi piu' efficiente, una maggiore attivita' radicale con conseguente aumento della superficie fogliare.
ACMEA: Al genere aechmea appartengono circa cinquanta specie di piante epifite, sempreverdi, diffuse nelle foreste pluviali dell'America meridionale, dove si sviluppano sul tronco degli alberi, alla biforcazione dei rami. L'Acmea fasciata ha lunghe foglie carnose, appuntite, disposte in larghe rosette basali, di colore verde scuro. Ogni 2-3 anni al centro della rosetta di foglie si sviluppa una particolare infiorescenza, costituita da numerose brattee semilegnose, di colore rosato, tra cui sbocciano piccoli fiori lilla o bianchi. Si coltiva in appartamento, in luogo abbastanza luminoso, ma non a diretto contatto con la luce solare; si sviluppa senza problemi anche in luogo ombreggiato o semiombreggiato. Teme il freddo, e non sopporta temperature inferiori ai 15 gradi. In natura queste piante vivono in luoghi con altissima umidita', e' quindi consigliabile vaporizzare saltuariamente le foglie dell'intera pianta.
ARALIA: Questo genere comprende una sola specie, la Fatsia japonica, conosciuta anche come Aralia japonica. Presenta portamento arbustivo, ramificato e spesso tende ad accestire alla base. Le foglie persistenti e ampie, si inseriscono sul fusto in modo alterno per mezzo di un lungo picciolo sono di forma palmato-lobata. In ottobre produce infiorescenze molto ramificate: all'estremita' di ogni rametto si trova un'ombrella globosa di fiorellini di colore bianco-crema. La varieta' Moseri presenta altezza minore e foglie di dimensioni maggiori. La varieta' Variegata presenta foglie rese ancora più belle dalle variegature bianco-crema. Si presenta con grandi foglie molto decorative e fiorisce nel periodo autunnale. Si tratta di una specie che non soffre eccessivamente il freddo. Per questo puo' essere coltivata all'aperto, in piena terra o in vaso, anche se nelle zone settentrionali della nostra penisola e' comunque bene ripararla nel periodo invernale.
CALATHEA: Originaria del Brasile. Il genere comprende centocinquanta specie di piante sempreverdi perenni dal bel fogliame. Pianta rizomatosa che raggiunge 30 - 50 cm d'altezza. Le foglie sono grandi oblunghe, portate da lunghi piccioli sottili, lunghe circa 15 cm. La pagina superiore e' di color verde argento e presenta grandi macchie ovali verde scuro lungo le nervature. Gradisce una luminosita' ridotta e non tollera l'insolazione diretta. Richiede calore e umidita' costante. La temperatura non deve scendere sotto i diciotto gradi. In inverno le annaffiature devono essere d'acqua tiepida. Quando l'ambiente e' asciutto bisogna spruzzare acqua sul fogliame. In estate somministrare un fertilizzante liquido per piante tropicali ogni due settimane. Il terreno deve essere formato da quattro parti di terra di brughiera e una parte di terriccio da vaso con sabbia e sfagno. La terra deve essere ben drenata, a tale scopo si puo' porre uno strato di ghiaia grossa o argilla espansa sul fondo del vaso.
CHAMAEDORA ELEGANS: Il genere Chamadorea riunisce alcune specie di palme originarie dell'America centro-meridionale; hanno crescita lenta e sono molto longeve, con gli anni possono raggiungere alcuni metri di altezza; hanno lunghi fusti eretti, leggermente arcuati, di colore verde chiaro, che portano all'estremità lunghe foglie composte, costituite da foglioline lanceolate, quasi cartacee al tatto, l'aspetto generale e' abbastanza piumoso e disordinato, molto simile al bamboo. Le Chamaedorea elegans, coltivate come piante ornamentali, sono ben adattate alla crescita in contenitore. In natura le piante femminili producono grossi frutti carnosi, di colore arancione, che contengono numerosi semi, difficilmente visibili nelle piante da appartamento. E' bene porre a dimora le Chamaedorea elegans in luogo luminoso, ma non direttamente esposto ai raggi solari; possono adattarsi anche a condizioni avverse, ma non sopportano zone eccessivamente buie o il sole diretto; temono il freddo, quindi vanno coltivate in casa in inverno, anche se possono sopportare occasionali periodi con temperature vicine allo zero senza troppi problemi. La temperatura ideale per la migliore crescita delle Chamaedorea elegans e' quella attorno ai 18 gradi. Annaffiare regolarmente le Chamadorea tutto l'anno, lasciando asciugare leggermente il terreno tra un'annaffiatura e l'altra.
CROTON: Genere di piante sempreverdi apprezzate per la bellezza del fogliame. Sono facilmente riconoscibili per le foglie grandi, spesse, coriacee, lucide e piu' o meno lobate con colorazioni e variegature molto decorative. I Croton amano il caldo, quindi anche d'inverno e' bene che la temperatura non sia inferiore a 13-15 gradi.E' altresi importante disporre le piante in ambienti luminosi, anche in pieno sole, questo per favorire l'intensificarsi dei colori fogliari. Le innaffiature vanno accuratamente distribuite per garantire sempre una certa umidita' del terreno (che non deve essere fradicio). Una o due nebulizzazioni settimanali sono sempre gradite. Quindi nel periodo estivo si avra' cura di innaffiare spesso ma evitando i sottovasi colmi, mentre d'inverno si ridurra' l'apporto di acqua ma senza lasciar seccare il terreno. Il terreno e' preferibile se composto da una buona quantita' di terriccio pronto, circa 2/3, a cui si aggiunge un terzo di humus o compost o terriccio di foglie.
DIEFFENBACHIA: Le Dieffenbachia, sono arbusti sempreverdi, appartenenti alla famiglia delle Araceae, coltivate soprattutto per la foglia decorativa, oblunghe e color crema, argentee o verde scuro, maculate di giallo, con venature evidenti. Le Dieffenbachia, sono piante esotiche che amano il caldo e una luce abbondante ma non il sole diretto che potrebbe provocare scottature. D'inverno e' bene conservare le piante ad una temperatura minima di 16-18 gradi, ma non accanto a termosifoni o stufe. Bisogna prestare molta attenzione all'irrigazione che deve essere costante per tutta l'estate ma moderata e attenta d'inverno. Le Dieffenbachia sono favorite da una umidita' costante. Il terreno migliore e' quello fertile e con pH acido, composto da torba, compost e strame fogliare sminuzzato (faggio). Concimare in primavera e autunno con fertilizzante organico e periodicamente, ogni 20-30 giorni, con un complesso di macro e microelementi a basso contenuto di azoto.
DRACAENA: La dracaena o Tronco della Felicita' deve il suo nome ai fiori profumati, che compaiono molto raramente nelle piante in vaso. Raggiunge notevoli dimensioni sia in altezza come in larghezza. Le foglie, mollemente arcuate, sono verde brillante, lunghe da 45 a 90cm. e larghe 10. Le varieta' con foglie striate sono piu' ricercate della specie originaria. Le foglie di Dracaena Fragrans Lineii hanno fasce marginali di un bianco cremoso; quelle di Dracaena Fragrans “Massangeana” hanno una larga fascia centrale gialla, che e' a volte accompagnata sui lati da una o due linee gialle piu' strette. Richiedono luce viva, ma non esposizione al sole diretto. Gradiscono temperature fra i 18 e i 24 gradi. Temperature basse provocano la caduta delle foglie. Preferiscono molta umidita' e per questo e' bene collocarle su vassoi di ghiaia umida nebulizzando ogni tanto il fogliame. Rinvasare in primavera.
FICUS: Il ficus benjamina appartiene ad un genere di piu' di 800 specie di alberi ed arbusti sempreverdi e a foglie decidue, coltivate soprattutto per il loro fogliame ornamentale e in alcuni casi per i frutti. Puo' raggiungere in natura dimensioni considerevoli e in appartamento una altezza di due o tre metri. I rami sono sottili e le foglie ellittiche e acuminate verso la punta. Sviluppano molte radici, anche aeree, che spesso fuoriescono dal vaso. I Ficus sono un genere di piante rustiche o sensibili al freddo, e richiedono una temperatura minima di 5 gradi. In estate le annaffiature devono essere abbondanti. Durante il periodo invernale, invece, la temperatura ottimale e' di 14-16 gradi e non deve scendere al di sotto dei 10 gradi e le annaffiature devono essere di molto ridotte. Per ottenere piante piu' cespugliose e per evitare un eccessivo diradamento delle foglie nella zona inferiore della pianta, talvolta si ricorre a cimature durante il periodo primaverile. Si rinvasano ogni due anni preferibilmente ad aprile e maggio utilizzando terreno ben drenato e ricco di sostanze organiche.
FILODENDRO: Proviene dalle foreste tropicali ed e' un genere che comprende numerose specie di piante dalle bellissime foglie. Queste piante abbisognano di luce viva ma non di sole. Con luce scarsa le piante si allungano eccessivamente perdendo la caratteristica vegetazione compatta e le foglie si decolorano. Temperatura ambiente non inferiore ai 12 gradi. Bagnare moderatamente durante il periodo vegetativo quanto basta per non lasciar seccare il terriccio nel periodo di riposo. Evitare i ristagni di acqua nei sottovasi. Concimare ogni 10 giorni. Rinvasare in contenitori piu' grandi quando le radici hanno completamente riempito il vaso. Cio' può essere fatto in qualunque periodo dell'anno, escludendo il periodo di riposo. La riproduzione avviene per propagazione delle talee apicali recise sotto un nodo in primavera ed all'inizio dell’estate. Sono quasi tutte piante rampicanti che abbisognano di un tutore ricoperto da uno strato di sfagno e spruzzato con acqua tutti i giorni.
KENTIA: E' la pianta da appartamento tipica e immancabile nelle case. Le specie piu' conosciute e utilizzate sono due: Kentia belmoreana e Kentia forsteriana, della famiglia delle Arecaceae. Sono facilmente riconoscibili per le grandi foglie pennate e pendule, verde scuro e lucide, lunghe piu' di un metro. In effetti si tratta di una palma che nei paesi di origine, isole dell’Oceano Pacifico, raggiunge facilmente i 15 metri di altezza, ma i Italia puo' essere coltivata solo negli interni, dove invece dimostra una ottima resistenza. La Kentia a' una pianta che ama gli ambienti luminosi ma puo' vegetare anche in scarsita' di luce, seppure per brevi periodi. La temperatura e' bene che non sia mai troppo elevata, per esempio accanto ad un termosifone, l'ideale d’inverno sono i 12-15 gradi . Irrigare frequentemente ma con volumi d'acqua contenuti per non rendere il terreno fradicio. Il terreno di coltura ideale e' fertile e ben drenato, costituito da una buona quantita' di terriccio pronto, circa 2/3, a cui si aggiunge un terzo di humus o compost o terriccio di foglie (faggio) e un po' di sabbia. Concimare in autunno e primavera con fertilizzante organico o compost.
ORCHIDEA: Le orchidee appartengono alla famiglia delle Orchidaceae. Comprende molti generi e un numero imprecisato di specie, sicuramente oltre le 35.000, ma la cifra potrebbe aumentare se teniamo conto che probabilmente non tutte le specie sono state scoperte essendo ben celate all'interno di foreste pluviali e soprattutto tra le alte chiome di alberi quasi inaccessibili. Da queste gli ibridatori e i collezionisti si sono sbizzarriti nel dare alla luce sempre nuove piante con colorazioni e forme tra le piu' inusuali e che le fanno ritenere a buon diritto le vere regine delle piante da serra e da appartamento. Inoltre le orchidee sono nel mondo vegetale gli esseri che hanno sviluppato i sistemi riproduttivi piu' specializzati ed evoluti. I fiori sono l'elemento piu' appariscente e non c'e' specie o ibrido che non sappia catalizzare l'osservatore attraverso le delicate sfumature, le screziature o maculature, i colori talvolta brillanti e altre volte tenui, quindi per le forme, le piu' esclusive del regno vegetale e le dimensioni, da piccolissime (alcuni mm) a grandi come alcune grandi farfalle tropicali. Infatti con gli insetti e le farfalle in particolare instaurano un vero e proprio gioco d'amore, con le orchidee la selezione naturale e' giunta a riprodurre perfettamente alcune specie di insetti che scambiano il fiore con un invitante partner. Oltre ai fiori anche la forma stessa di fusti e foglie possono risultare interessanti e ornamentali. Molte orchidee sono prive di fusto o presentano radici modificate, ovvero dei rizomi diventati organi di riserva ma anche di sostegno. Con queste radici si aggrappano ai tronchi d'albero (alcune specie anche sulle rocce) e si tratta perlopiu' di specie tropicali. Orchidea deriva da Orchis, che in greco significa testicoli, sicuramente per la forma delle radici. Per questo motivo in antichita' era diffusa la credenza che queste piante avessero delle proprieta' stimolanti ed energetiche oltre che afrodisiache. Ecco un argomento fin troppo mitizzato che ha rivestito le orchidee di un alone da "piante difficili", mentre non tutte lo sono e comunque si tratta di difficolta' facilmente superabili da qualsiasi appassionato. Innanzitutto la temperatura che essendo piante di origine tropicale dovrebbe mantenersi su valori elevati, ma non per tutti i generi e non per tutto il giorno. Per esempio i Cymbidium amano i 25-27 gradi di giorno mentre la notte gradiscono anche i 10 gradi, mentre il genere Cattleya desidera almeno 28-30 gradi di giorno e 13-14 gradi di notte. Vi sono poi alcuni generi (pochi), come le Phalaenopsis, che vogliono almeno i 32 gradi di giorno e i 15 di notte. Quindi e' bene informarsi prima di posizionare definitivamente le piante, sulle temperature piu' adatte. Il 'metodo utilizzato da molti appassionati e collezionisti e' quello di una piccola serra tutta dedicata a loro, oppure di terrari (assomigliano ad acquari senz’acqua) di buone dimensioni. In questo modo si riesce a mantenere sia la temperatura che l'umidità piu' adatta. Anche la luce non e' sempre indicato possa essere quella tenue o schermata dal sole. Alcune specie desiderano molta luce e sono solitamente quelle con foglie coriacee, strette e allungate, come quelle del genere Vanda. Le orchidee con foglie a lamina larga e flessuosa sono invece piu' adatte alle posizioni ombreggiate, come le Paphiopedilum (un tempo Cypripedium). Quasi tutte le orchidee tropicali vegetano bene se l'umidita' dell'aria e' elevata, cosi come nei territori di origine: le foreste pluviali e quelle di alta montagna dove all'influenza dell'acqua piovana si aggiunge quella della nebbia (cloud forest). Per aumentare l'umidita' atmosferica in luoghi notoriamente asciutti come gli appartamenti si deve ricorrere a frequenti nebulizzazioni, oppure installano nei pressi delle piante un umidificatore elettrico. Quindi si dovrebbero porre i vasi all'interno di capienti sottovasi contenenti uno strato di argilla espansa da mantenere sempre imbibiti d'acqua. Piu' comodamente si puo' stabilire una ''zona delle orchidee'' ovvero un grande contenitore che funga da sottovaso e raccolga insieme la maggior parte degli esemplari con caratteristiche simili, cosi sara' piu' facile mantenere umida l'intera famiglia nebulizzando l'acqua piu' volte al giorno (evitando le ore serali e notturne). Per le specie che richiedono la coltivazione in vaso va preparato un substrato apposito formato da materiale che possa asciugare velocemente come la corteccia di pino, oppure lo sfagno o la fibra di cocco. In commercio sono facilmente reperibili i substrati gia' pronti e composti con le migliori e piu' adatte miscele di materiali. L'irrigazione si effettua di frequente ma evitando i ristagni che provocano veloci marcescenze, la principale causa di morte per queste piante. L'acqua piu' indicata e' quella lasciata decantare dal calcare almeno 2 o 3 giorni in un secchio, oppure quella piovana.
SPATIFILIO: Lo spatifillo e' una delle piante piu' diffuse in coltivazione in appartamento in Italia; si tratta di una pianta erbacea, che quindi non produce fusti legnosi: dalle radici si sviluppano direttamente lunghe foglie arcuate, di forma a spatola, lunghe 40-70 cm, di colore verde intenso, leggermente coriacee e rugose, portate da lunghi piccioli semirigidi; durante tutto l'anno tra le foglie si producono dei fusti che portano una piccola pannocchia di fiori bianchi, riuniti in uno spatice, come avviene ad esempio nelle calle; anche nello spatifillo lo spatice e' avvolto in una spata, ovvero in una brattea allargata, di colore bianco. Gli spatifilli sono perfettamente adattati alla vita in appartamento, infatti amano i luoghi non eccessivamente luminosi, che possono tranquillamente trovare nelle nostre case; in natura vivono nelle foreste pluviali tropicali, quindi in genere prediligono un clima abbastanza umido. In casa l'aria tende ad essere molto asciutta, quindi innalziamone l'umidita' vaporizzando spesso il nostro spatifillo, ed anche le altre piante che coltiviamo in appartamento. Da marzo a ottobre annaffiamo lo spatifillo con regolarita', mentre diradiamo le annaffiature durante l'inverno.
STELLA DI NATALE: Proveniente dal Messico, questa pianta e' adatta soprattutto ad ambienti ben riscaldati, con temperature non inferiori ai 14 gradi. Anche se normalmente siamo abituati a vedere stelle di natale di dimensioni ridotte, queste piante possono raggiungere in natura anche i 2 metri. Una delle caratteristiche principali di questa pianta e' sicuramente la fioritura. Non tutti sanno pero' che i veri fiori della stella di natale sono quelli di colore giallo all'interno, mentre le parti di colore rosso non sono altro che foglie che assumono tale colorazione in particolari periodi dell'anno. Un piccolo accorgimento per far rifiorire la stella di natale e' la concimazione. Infatti quest'essenza predilige concimazioni a base di potassio e fosforo, soprattutto nel periodo autunno invernale. Durante l'anno, se la pianta crescera' troppo, si potranno effettuare altri tagli piu' leggeri, ma non dopo il mese d'agosto, dato che la pianta dovra' prepararsi per l'induzione a fiore. L'irrigazione deve essere poco abbondante soprattutto nel periodo della fioritura. In inverno deve essere ritirata in casa, mentre in estate il giardino e' il suo habitat ideale. La stella di natale e' una pianta fotoperiodica, cioe' con induzione a fiore solamente quando si accorciano le giornate. Per questo motivo e' molto importante, per chi avesse in casa una stella di natale dell'anno precedente, non tenerla in luoghi dove possa ricevere luce artificiale (lampadine, televisioni ecc.). Verso ottobre novembre deve essere riportata in casa, in un ambiente poco luminoso (8 ore max di luce al giorno) proprio al fine di facilitare la crescita di nuove foglie (che assumeranno il caratteristico colore rosso) e di nuovi rami. La pianta deve essere tenuta in un ambiente luminoso, non teme la luce del sole diretta nel periodo invernale. Una volta terminata la fioritura, la pianta fisiologicamente perderà parte delle foglie.
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