Vai ai contenuti

Piante aromatiche

Svago

LE PIANTE AROMATICHE E OFFICINALI

Le piante aromatiche si caratterizzano per il loro odore intenso e spesso gradevole per l'uomo. La percezione di tali aromi e' dovuta alla presenza di sostanze chiamate "oli essenziali" che hanno in natura divese funzioni (attrazione, repellente per insetti, etc.). Alcuni vegetali presentano una diffusione uniforme degli "oli essenziali" (come ad esempio il rosmarino), altri concentrano la loro presenza in alcune parti della pianta come le foglie, i semi, i petali o i bulbi. A seconda della tipologia di pianta si dovranno utilizzare quindi diverse parti della stessa per ottenere l'effetto desiderato. E' inoltre importante imparare a conoscere il periodo giusto per ottenere il miglior rendimento dall'utilizzo delle diverse piante aromatiche.
BASILICO: Il basilico cresce bene quando il sole e' abbondante e la temperatura tra i 20 e 25 gradi, come nel clima mediterraneo. A piu' alte temperature necessita di una piu' alta umidita', e non resiste a temperature inferiori ai 10 gradi. Gradisce annaffiature frequenti, ma con un suolo ben drenato, in quanto i ristagni d'acqua sono dannosi per le radici. Si coltiva negli orti o in vaso. Il periodo di fioritura e' tra giugno e settembre. Le piante di basilico devono essere regolarmente cimate, asportando gli apici vegetativi e i fiori, per consentire una crescita rigogliosa e per allungare il ciclo di vita, che termina con la produzione dei semi. Sui fusti lasciati a fiorire, la crescita delle foglie rallenta e si ferma, il fusto diventa legnoso, e cala la produzione dell'olio essenziale che produce il profumo. I semi possono tuttavia essere seminati l'anno successivo.
ERBA CIPOLLINA: L'erba cipollina e' una pianta perenne originaria dell’Europa, Asia e America del Nord (regioni fredde e temperato-fredde). Cresce nei prati umidi fino a 2.500 m. Molto diffusa negli orti domestici. Presenta un bulbo ovale rivestito da tuniche grigio-brune. Le foglie sono cilindriche, cave e lunghe fino a 40 cm; gli steli sono cavi e cilindrici; i fiori, di colore rosa-violetto, sono riuniti in infiorescenze quasi sferiche avvolte da spate cartacee. Le piantine si possono ottenere mediante semina su substrato leggero e ben drenato. I ciuffetti di piantine devono essere poi trapiantati in vasetti con terriccio piu' ricco. Quando sono ben sviluppate si collocano in terra piena in zone soleggiate. E' possibile anche moltiplicare le piante adulte mediante la divisione dei cespi. Le foglie devono essere recise alla base e danno il meglio se consumate fresche.
MIRTO: Myrtus communis (Myrtaceae) arbusto sempreverde dall'aspetto eretto e cespuglioso, originario dell'area del Mediterraneo; cresce tipicamente in mezzo alla macchia mediterranea. Le foglie sono aromatiche, di forma ovale e colore verde scuro. I fiori sono bianchi e solitari, costituiti da 5 petali e nascono a partire dalla meta' dell'estate; la pianta continua poi a fiorire fino all'autunno. Il terreno deve essere umido ma ben drenato; il composto deve essere costituito da due parti di torba e una di sabbia. La pianta del mirto predilige terricci a ph neutro o alcalino. La propagazione avviene per semina in serra ad una temperatura di circa 10 gradi. La moltiplicazione puo' essere praticata anche attraverso talee semi-legnose prelevate in estate, ma deve avvenire sempre durante la stagione autunnale. Il Myrtus puo' essere coltivato in vaso e all'aperto.
ORIGANO: Si tratta di un genere costituito da circa 20 specie, alcune delle quali sono di carattere erbaceo, perenni ed aromatiche, altre sono arbusti sempreverdi o a foglie semi-permanenti. I fiori sono generati da tubolari a forma di imbuto e generalmente sono riuniti a piccoli mazzetti, formando delle spighe; caratteristiche sono anche le brattee, che spesso accompagnano la fioritura, che avviene in estate ed in autunno. Le foglie sono quasi per tutte le specie di forma ovale. L'altezza della pianta varia a seconda della specie; in generale le specie arbustive possono raggiungere anche gli 80 cm di altezza, quelle erbacee, invece, sono alte generalmente circa dai 25 ai 50 cm. Il terreno deve essere ben drenato, da neutro ad alcalino, povero o leggermente fertile. Tutte le specie, inoltre, si propagano per divisione, durante la stagione primaverile o per talea basale o apicale (ricavate da rami e fusti non fioriferi), nella tarda primavera e all'inizio dell'estate. Come gia' accennato la pianta ama il caldo e soprattutto l'asciutto. Per questo ad un'esposizione al sole deve accompagnarsi un'annaffiatura abbastanza regolare, ma mai eccessiva o abbondante. La raccolta delle foglie deve avvenire durante il periodo vegetativo della pianta. Per l'uso invernale e commerciale e' necessaria l'essiccazione. La pianta predilige le posizioni soleggiate ed un clima caldo e asciutto.
ROSMARINO: Arbusto legnoso, sempreverde, originario del bacino del Mediterraneo. Eretto o spesso sdraiato alla base e poi ascendente; e' molto ramificato; a partire dal secondo anno di vita la parte inferiore del tronco presenta una corteccia che si sfoglia in strisce longitudinali di colore marrone scuro. Le foglie sono piccole, resinose e aghiformi; di colore verde scuro nella parte superiore che si presenta lucida e con i bordi ripiegati verso il basso, e di colore biancastro sulla superficie inferiore, leggermente vellutata. Sessili e riunite nei rametti piu' giovani,sono inserite a due a due nei nodi. I fiori sono piccoli e di colore azzurro o violetto chiaro a seconda delle specie; sbocciano in vari periodi dell'anno in relazione al clima. Allo stato spontaneo cresce in tutte le regioni del bacino del Mediterraneo; comunemente viene coltivato anche in vaso. La pianta necessita calore e luminosita' per produrre in abbondanza l'olio essenziale che costituisce il principio attivo medicinale. Proteggere dai venti freddi: nei luoghi freddi coltivare in un grande vaso: collocare all'aperto in piena terra d'estate e riportare in serra o in ambiente esposto al sole in inverno. Seminare in primavera in serra e d'estate all’aperto in terreno ben drenato: nei terreni calcarei e la pianta e' piu' piccola ma piu' odorosa. Coltivato per poterne usufruire in piccole quantita' durante tutto l'anno. Per l'essiccazione prelevare i rametti freschi in periodo estivo o prima della fioritura, lasciare essiccare i rametti freschi rapidamente in ombra; togliere le foglie prima di riporle in recipienti di vetro o porcellana; per restituire l'aroma alle foglie essiccate, sminuzzarle appena prima dell'uso.
SALVIA: La Salvia Officinalis proviene dalle coste del Mediterraneo. Pianta aromatica con foglie molto profumate, assai utilizzate in cucina. Durante il periodo invernale alcune varieta' perdono completamente le foglie mentre altre sono semipersistenti. Si tratta di un arbusto che in natura puo' raggiungere i 60 centimetri d'altezza. Il terreno non necessita di terreni particolarmente ricchi, crescendo bene anche in terreni poveri e calcarei. La moltiplicazione avviene per seme o per talea. Generalmente pero' la riproduzione avviene per talea erbacea fatta radicare in terriccio sabbioso. Quando sono sufficientemente sviluppate, trapiantare in vasi o terra piena, in posizione soleggiata, in substrato leggermente calcareo e ben drenato. Molte le varieta' coltivate, alcune particolarmente decorative, come la ''Purpurascens'' dalle foglie color rosso-grigio-porpora, e la ''Interina''” dalle foglie marginate di giallo.
TIMO: E' una pianticella aromatica che cresce spontanea lungo i litorali e nei luoghi sassosi, aridi e soleggiati di pianura e montagna fino a 900m sul livello del mare. Appartiene alla famiglia delle lamiaceae o ex labiate. Il fusto e' piccolo, cespuglioso alto non più di 30cm. Le foglie sono piccole, ovali, di colore verde grigiastro, profumate e si usano per dare sapore a varie pietanze o alla frutta fresca. I fiori sono piccoli, di un colore rosa porporini o violetti, talora bianchi, sbocciano tra aprile e maggio, assai profumati sono molto ricercati dalle api che ne ricavano un ottimo miele. Le cime fiorite fatti seccare all'ombra sono utilizzati per decotti, infusi, impacchi e gargarismi ad azione tonica calmante, disinfettante, antispamodica e vermfuga. Dai fiori si ricava anche una essenza per preparare dentifrici, saponi medicinali e profumi. I frutti sono degli acheni contenenti ciascuno 4 semi ricoperti da un guscio di colore marrone.
ZAFFERANO: Crocus sativus L. (Iridaceae). Pianta erbacea perenne originaria dell'Asia occidentale. In Italia viene coltivata ormai soltanto in Abruzzo. Lo zafferano e' noto fin dai tempi antichi come pianta tintoria. I bulbi germogliano in settembre, sviluppando 6-10 foglie lineari; da meta' ottobre a meta' novembre compaiono 1-2 fiori formati da sei tepali violetti, che circondano uno stimma rosso arancio diviso in tre lunghe lacinie. La tecnica colturale prevede la lavorazione profonda e accurata del terreno e una buona concimazione organica e minerale. Nell'estate si prelevano, da colture precedenti, i bulbi, che vengono ripuliti e trapiantati alla profondità di 10 cm, in piccoli solchi distanti 20-30 cm. La raccolta dei fiori di zafferano (da meta' ottobre a meta' novembre) si effettua al mattino prima che si schiudano. Dai fiori si prelevano gli stimmi che vengono posti in appositi essiccatoi per la tostatura. La produzione può raggiungere 10-15 kg/ha.
Se rilevi delle violazioni al copyright clicca qui e segnala i file incriminati, verranno subito rimossi
Cookie Policy
Termini e Condizioni
Torna ai contenuti